Il Cenobio di San Bartolo si articola in tre corpi di fabbrica: il primo, coincide con il convento; il secondo, è la cosiddetta casa del “custode” che in origine era collegata al fabbricato principale; il terzo è la Chiesa dedicata a San Bartolo. L’intero complesso è cinto da un muro realizzato con conci in pietra e laterizio; nel lato confinante verso Villa Imperiale il muro diviene anche struttura portante del terrazzamento che sostiene l’antico giardino. Internamente il convento mantiene solo parzialmente gli elementi caratteristici dell'antica funzione: infatti in seguito all’acquisto da parte della Famiglia Zanucchi Pompei avvenuta nel 1869, alcune parti del convento furono adattate alla nuova funzione residenziale e di villeggiatura. Ciò nonostante pressoché inalterata è la distribuzione degli ambienti del piano terra che si sviluppano attorno al chiostro che, secondo la tradizione classica conventuale, ha al centro la vera da pozzo. Particolarità di San Bartolo, è quella di avere, addossate al pozzo del chiostro, altre due inconsuete “vasche” frutto di azioni di reimpiego di manufatti verosimilmente già impiegati in altri edifici. Quella che colpisce di più è forse la vasca ricavata mediante la rilavorazione di un grande capitello di pilastro di chissà quale importante edificio forse di epoca romana o, come alcuni sostengono, di epoca rinascimentale. L’altra vasca, più semplice ma non meno interessante, è con buona probabilità una acquasantiera in arenaria proveniente forse da qualche luogo sacro della zona.
Il chiostro in tutti i conventi è il cuore della comunità e da quello del Cenobio di San Bartolo i frati potevano accedere direttamente sia alla Chiesa, mediante un piccolo ingresso laterale, sia all’orto, e ovviamente al piano superiore. La distribuzione degli ambienti del piano terra non sembra essere stata troppo trasformata nei secoli e per le stanze che corrono lungo i due lati nord-est del chiostro, è possibile immaginare un uso “produttivo” sin dalle origini. Il primo piano, viceversa, in seguito all’utilizzo come casa di villeggiatura, è stato parzialmente trasformato; tuttavia sono ancora chiaramente riconoscibili le antiche celle dei frati e tutti gli ambienti che furono impreziositi in occasione del Capitolo Generale dell'Ordine del Beato Gambacorta da Pisa che si tenne nel 1647. A questi interventi si possono far risalire la cosiddetta Sala del Capitolo, caratterizzata da una inconsueta volta centinata, lo scalone di collegamento fra i piani, degno di un palazzo di città e il grande ambulacro voltato. (Roberta Martufi)
Naviga all'interno del Chiostro